Gelone (malattia)
Geloni | |
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Specialità | medicina generale |
Classificazione e risorse esterne (EN) | |
ICD-9-CM | 991.5 |
ICD-10 | T69.1 |
MeSH | D002647 |
eMedicine | 1087946 |
Il gelone o eritema pernio o perniosi (dal latino Perniones) è un danno infiammatorio superficiale localizzato nella pelle, causato dalla continua esposizione al freddo ed ambienti umidi con temperature sopra il congelamento.
La perniosi è una condizione relativamente comune che può essere molto invalidante, le lesioni gravi, in particolare le ferite, sono rare ma possono verificarsi in questa patologia; ed è essenziale escludere altre condizioni. Sono lesioni più comuni nei bambini e nelle donne con un indice di massa corporea basso. Si presentano con gonfiori eritematosi o violacei brucianti singoli o multipli su dita prossimali, dita dei piedi, talloni, naso, e orecchie; anche talvolta su polpacci e cosce (viene visto in soggetti che vanno in bicicletta o a cavallo). Si risolve in 2 o 3 settimane mentre la gestione e la profilassi prevedono docce calde e indumenti adeguati, risponde bene semplicemente al trattamento sintomatico.
Epidemiologia
[modifica | modifica wikitesto]I geloni compaiono prevalentemente all'arrivo dei primi freddi in soggetti predisposti, generalmente giovani, più frequentemente donne. I geloni, pur se recidivi, sono generalmente benigni e tendono a manifestarsi sempre meno con l'aumentare dell'età del soggetto. Pur se caratteristici delle stagioni fredde, in soggetti particolarmente sensibili i geloni possono a volte manifestarsi anche con una semplice immersione delle estremità nell'acqua fredda che è causa di vasospasmo.
Eziologia
[modifica | modifica wikitesto]All'origine della formazione del gelone c'è un rallentamento della microcircolazione cutanea che provoca vasospasmo. Oltre alle basse temperature, cause concomitanti possono comprendere la stazione eretta per periodi prolungati e l'uso di indumenti stretti, specialmente in soggetti predisposti. Per questo motivo i geloni tendono a colpire le estremità, come la punta delle dita, il naso e le orecchie[1][2].
Tra i fattori di rischio vi sono un basso indice di massa corporea, predisposizione genetica, abbigliamento inadeguato, deidratazione, affaticamento e precedenti danni da freddo.
I geloni possono essere idiopatici (spontanei e non correlati a un'altra malattia), ma sintomi simili possono anche essere una manifestazione di un'altra grave condizione medica che è da indagare. Le condizioni mediche correlate includono la malattia di Raynaud, l'eritromelalgia, il congelamento e il piede da trincea, nonché malattie del tessuto connettivo come il lupus o la vasculite. Nei neonati affetti dalla sindrome di Aicardi-Goutières (una rara condizione ereditaria che colpisce il sistema nervoso ) si verificano sintomi simili al gelone insieme a gravi disturbi neurologici e febbri inspiegabili. Sono segnalati casi di geloni localizzati nella superficie laterale superiore delle cosce, viene anche definita pannicolite fredda equestre; essa sembra essere legata all'esposizione prolungata / intermittente al freddo (non necessariamente legata alle attività equestri).[3]
Geloni da COVID-19
[modifica | modifica wikitesto]In alcuni pazienti positivi al COVID-19 sono stati riscontrati con una certa frequenza manifestazioni simili ai geloni.[4][5][6] Esse colpivano soprattutto le dita dei piedi[7][8] e sono state segnalate principalmente nei bambini più grandi e negli adolescenti,[9] spesso in assenza di altri sintomi di COVID-19.[10] I sintomi sono generalmente lievi e scompaiono senza trattamento.[9] La loro causa è dibattuta: non è chiaro se le dita dei piedi COVID siano una conseguenza ritardata dell'infezione virale stessa (o almeno parzialmente collegata a fattori ambientali durante la pandemia COVID-19 ).[7][8][11]
Possono condividere alcune delle caratteristiche microscopiche dei geloni causati dal Lupus eritematoso.[10] È stato suggerito che, in assenza di esposizione al freddo e all'umidità, il COVID-19 dovrebbe essere considerato una possibile causa dei geloni.[10]
Anatomia patologica
[modifica | modifica wikitesto]La lesione si presenta come una chiazza violacea con la cute lucente, inizialmente si sviluppano papule dolorose ed eritematose con prurito che possono diventare piaghe e bolle. Ad essere colpite sono le punte dei pollici, dita e naso e le orecchie ma non solo.
L'area interessata dal gelone inizialmente provoca prurito e dolore intenso: nei casi più gravi il dolore tende a diminuire con l'instaurazione di un certo grado di necrosi e la distruzione delle terminazioni nervose.
Tipicamente all'esame bioptico è presente un infiltrato infiammatorio, in particolare intorno alla ghiandola merocrina.[12]
Clinica
[modifica | modifica wikitesto]I geloni si possono suddividere in quattro gradi in ordine di gravità:
- viene colpita solamente l'epidermide (eritema gelonico);
- l'epidermide arriva alla necrosi con la conseguente formazione di bolle;
- viene interessato il derma con la conseguente formazione di piaghe;
- distruzione delle aponeurosi, dei muscoli e dei tendini.
Trattamento
[modifica | modifica wikitesto]I soggetti predisposti dovrebbero portare guanti per proteggersi dal freddo o dall'acqua fredda, assumere vitamina D e svolgere un'attività fisica atta a vascolarizzare le estremità; dovrebbero inoltre evitare il fumo.
Sono consigliate creme idratanti e protettive, inoltre senza che vi sia stata una robusta validazione scientifica con opportuni RCT, si usano solitamente terapie con creme a base di corticosteroidi o nifedipina o anche nitroglicerina.[12]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ A. Sapuppo, Clinica dermosifilopatica
- ^ Corticosteroid therapy for pernio. J Am Acad Dermatol. 1983 Jan;8(1):136.
- ^ Gerardo Ferrara e Lorenzo Cerroni, Cold-Associated Perniosis of the Thighs (“Equestrian-Type” Chilblain), in The American Journal of dermatopathology, vol. 38, n. 10, Ovid Technologies (Wolters Kluwer Health), 2016, pp. 726-731, DOI:10.1097/dad.0000000000000477, ISSN 0193-1091 , PMID 26885604.
- ^ Wollina U, Karadağ AS, Rowland-Payne C, Chiriac A, Lotti T, Cutaneous signs in COVID-19 Patients: a review, in Dermatologic Therapy, 2020, pp. e13549, DOI:10.1111/dth.13549, PMC 7273098, PMID 32390279.
- ^ Young S, Fernandez AP, Skin manifestations of COVID-19, in Cleveland Clinic Journal of Medicine, 2020, DOI:10.3949/ccjm.87a.ccc031, PMID 32409442.
- ^ Kaya G, Kaya A, Saurat JH, Clinical and histopathological features and potential pathological mechanisms of skin lesions in COVID-19: review of the literature, in Dermatopathology, vol. 7, n. 1, giugno 2020, pp. 3-16, DOI:10.3390/dermatopathology7010002, PMID 32608380.«In acral chilblain-like lesions, a diffuse dense lymphoid infiltrate of the superficial and deep dermis, as well as hypodermis, with a prevalent perivascular pattern and signs of endothelial activation, are observed.»
- ^ a b Massey PR, Jones KM, Going viral: A brief history of chilblain-like skin lesions ("COVID toes") amidst the COVID-19 pandemic, in Seminars in Oncology, maggio 2020, DOI:10.1053/j.seminoncol.2020.05.012, PMID 32736881.
- ^ a b Bristow IR, Borthwick AM, The mystery of the COVID toes – turning evidence-based medicine on its head, in Journal of Foot and Ankle Research, vol. 13, n. 1, giugno 2020, p. 38, DOI:10.1186/s13047-020-00408-w, PMC 7309429, PMID 32576291.
- ^ a b Walker DM, Tolentino VR, COVID-19: The impact on pediatric emergency care, in Pediatric Emergency Medicine Practice, vol. 17, Suppl 6-1, giugno 2020, pp. 1-27, PMID 32496723.
- ^ a b c Ladha MA, Luca N, Constantinescu C, Naert K, Ramien ML, Approach to chilblains during the COVID-19 pandemic, in Journal of Cutaneous Medicine and Surgery, agosto 2020, p. 1203475420937978, DOI:10.1177/1203475420937978, PMID 32741218.
- ^ Unusual coronavirus (COVID-19) symptoms: What are they?
- ^ a b Nyssen A, Benhadou F, Magnée M, André J, Koopmansch C, Wautrecht JC, Chilblains, in Vasa, vol. 49, n. 2, marzo 2020, pp. 133-140, DOI:10.1024/0301-1526/a000838, PMID 31808732.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Klaus Wolff, Fitzpatrick's color atlas and synopsis of clinical dermatology, New York, McGraw-Hill Education, 2017, ISBN 978-1-259-64219-7, OCLC 953229650.
- Steven Reinberg, For Some, 'COVID Toes,' Rashes Can Last for Months, su webmd.com, www.webmd.com.
- M. M. Gomes e L. Santos, Perniosis, in BMJ case reports, vol. 2014, may20 1, BMJ, 20 maggio 2014, pp. bcr2014203732–bcr2014203732, DOI:10.1136/bcr-2014-203732, ISSN 1757-790X , PMC 4039921, PMID 24849644.
- Ilaria Proietti, Ersilia Tolino, Nicoletta Bernardini, Alessandra Mambrin, Veronica Balduzzi, Anna Marchesiello, Simone Michelini, Cosmo Borgo, Nevena Skroza, Miriam Lichtner e Concetta Potenza, Auricle perniosis as a manifestation of Covid‐19 infection, in Dermatologic therapy, vol. 33, n. 6, Wiley, 16 agosto 2020, DOI:10.1111/dth.14089, ISSN 1396-0296 , PMID 32720420.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su gelone
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) chilblain, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
- Prof. Dr. med. Peter Altmeyer, Perniones - Department Dermatology, su Altmeyers Encyclopedia, 29 ottobre 2020. URL consultato il 24 gennaio 2021.
Controllo di autorità | NDL (EN, JA) 00573416 |
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